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giovedì 6 luglio 2017

Mostra: Tutti gli Ismi di Armando Testa

TUTTI GLI "ISMI" DI ARMANDO TESTA
A cura di Gianfranco Maraniello con Gemma De Angelis Testa
Mart, Rovereto
22 luglio 2017 ― 15 ottobre 2017

Anteprima stampa Venerdì 21 luglio ore 12 



A Rovereto, nel centenario della nascita, una mostra sugli universi visivi, i temi ricorrenti e le maggiori utopie di Armando Testa, il più celebre e amato pubblicitario italiano del secolo scorso.
Dal 22 luglio il Mart propone un'indagine sulle ragioni delle scelte stilistiche di una delle menti più eclettiche e vivaci della nostra cultura contemporanea.




Testa riesce a mantenere un sottofondo metafisico rispetto alle esigenze commerciali
Germano Celant, 1993

È un surrealismo giocoso e infantile che si diletta dell'assurdità del quotidiano
Jeffrey Deitch, 2001



Dal 22 luglio le sale dedicate all'arte contemporanea del Mart, al secondo piano, saranno abitate dalla travolgentefantasia di Armando Testa, senza dubbio il maggior pubblicitario italianogeniale interprete della propria epoca e anticipatore di fondamentali istanze contemporanee. Nato a Torino nel 1917, esattamente 100 anni fa, Testa contribuì a costruire la cultura visiva italiana di cui oggi siamo eredi.

Con Tutti gli "ismi" di Armando Testa, Gianfranco Maraniello e Gemma De Angelis Testa rendono omaggio all'estro di uno tra i maggiori comunicatori italiani, curando una mostra che risulta un vero e proprio tuffo nell'immaginario di un grande sperimentatore.L'esposizione si concentra sulle narrazionisui riferimenti visivi, sui temi formalisulla capacità di costruire mondi immaginari.

Attraverso la presentazione di estratti di famose interviste e filmati di repertorio, il percorso di visita èscandito da illuminanti aneddoti raccontati dallo stesso Armando Testa. Si comincia con lo spezzone di una videointervista nella quale il pubblicitario dichiara che, dopo aver perso un cliente a causa di una proposta troppo azzardata, in agenzia si disse: «No, il Testa qualche volta ha delle cose azzeccate, negli "ismi", chiamiamoli "ismi"tutti i modernismi. Qualche volta sarà bene guardare di più il marketing!».
Gli "ismi" sono il perno attorno a cui ruota l'intero progetto del Mart
Futurismo, Astrattismo, Surrealismo, grandi artisti del '900 sono fonti alle quali Testa attinge in una vorace e costante ricerca della comprensione della vita moderna.

L'arte come stella polare, il cinema e la fotografia come linguaggi dai quali carpire tecniche e strutture nutrono la formazione e la carriera dell'insuperabile comunicatore
Nelle opere di Testa le grammatiche culturali si ibridano e incontrano i riferimenti più comuni, rendendo la quotidianità un territorio fantastico ricco di significazione. 

Tutti gli "ismi" di Armando Testa vuole testimoniare il dialogo tra il lavoro del creativo torinese e i più vivaci vocabolari culturali, evidenziandone i meccanismi di vicinanza: a volte l'arte offre riferimenti diretti, altre volte analogie di metodo. Testa intuisce che il mondo stacambiando e che i linguaggi della modernità diventanopatrimonio comune, identità condivisa. Precursore assoluto, inaugura un nuovo modo di fare pubblicità,sintesi perfetta tra rappresentazione e simbolo. Tra metafore, miraggi, sogni, favole, metamorfosi, le sue creazioni concedono un'evasione dall'ovvietà del reale, rispondendo ai bisogni primari dello spettatore: divertimento, emozionecoinvolgimento

La mostra prosegue soffermandosi sulle influenze dei grandi maestri dell'arte moderna internazionale e sulle passioni iconografiche ripetute e reinterpretate durante quella che fu una lunga carriera. L'allestimento, cheinclude filmati, manifestiquadri, fotografie e scultureapprofondisce con particolare attenzione i topoi delle dita, quello degli animali e l'invenzione di mondi surreali. Procedendo per suggestioni tematiche, illustra la ricerca del pubblicitario italiano, restituendo un artista a tutto tondo la cui attività supera l'ambito della comunicazione ed entra in contatto diretto con le energie e le sperimentazioni che hanno segnato gli ultimi settant'anni. Tra i sottotesti che l'esposizione evidenzia, c'è la costante dell'umorismo: giochi di parole e slittamenti semantici sono tra le caratteristiche fondamentali dei numerosi immaginari rappresentati. 

Armando Testa raggiunge tutti i pubblicipiacendo tanto ai frequentatori delle gallerie, dei musei e dei cinematografi, quanto ai consumatori meno avvezzi ai linguaggi colti. Attraverso una formidabile capacità visionaria e con grande ironia, Testa costruisce iconedel mondo moderno, anche rielaborando creativamente stilemi e canoni della storia dell'arte così come manifestazioni del proprio tempo, decontestualizzandoli e riassemblandoli. Con raffinata efficacia semiotica, traduce alcune delle più ardite prove dell'arte, in materiale per la comunicazione di massa. Si nutre di arte e, con costante attenzione, vi ravvisa gli strumenti per comprendere, rileggere e costruire il racconto della vita moderna

Nasce così un universo simbolico che diventa parte dell'immaginario collettivo dell'Italia contemporanea.

La mostra, che si conclude con un video dal sapore quasi profetico sulla comunicazione e sull'uso delle immagininel futuro, presenta circa 150 opere tra sculture,manifesti, video, pubblicità, spot televisivi, bozzetti,quadri e installazioni
Accompagna l'esposizione un catalogo, edito da Electache contiene saggi di Gianfranco Maraniello e Stefano Bartezzaghi, oltre a un'intervista a Gemma De Angelis Testa.



Armando Testa a Rovereto
Con l'obiettivo di consolidare la propria identità, da due anni il Mart ha ricollocato al centro della programmazione il proprio patrimonio, costituito dalle importanti Collezioni, dall'iconica architettura e dal territorio non metropolitano nel quale il Mart si inscrive. Con queste premesse il Mart dedica una grande mostra adArmando Testa, erede e nuovo interprete di tradizioni artistiche rappresentate nelle Collezioni museali. 
Nel centenario della nascita, Tutti gli "ismi" di Armando Testa, testimonia la centralità della tradizione artistica del '900 anche nelle elaborazioni delle forme culturali di massa e nelle esperienze estetiche largamente diffuse. Del resto, nel manifesto Il Futurismo e l'Arte pubblicitariadel 1931, lo stesso Fortunato Depero preconizzava:"L'arte dell'avvenire sarà potentemente pubblicitaria".




MartRovereto
Corso Bettini, 43
38068 Rovereto (TN)


Orari
mar-dom 10.00-18.00 
ven 10.00-21.00 
lunedì chiuso

Tariffe
Intero 11 Euro 
Ridotto 7 Euro
Gratuito fino ai 14 anni e persone con disabilità


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Arte/mostre - Deutsche Bank: dal 7 luglio al 3 ottobre 2017, la Deutsche Bank KunstHalle, in collaborazione con il Museo Ebraico di New York, presenta la mostra di Roberto Burle Marx.

 

Deutsche Bank KunstHalle Presents Artist and Landscape Architect Roberto Burle Marx

 

Berlin, 6 July 2017

 

From July 7 to October 3, 2017, the Deutsche Bank KunstHalle, in cooperation with The Jewish Museum in New York, is presenting: Roberto Burle Marx: Brazilian Modernist the first comprehensive survey exhibition in Germany of the Brazilian artist and landscape architect Roberto Burle Marx.

 

In his native Brazil, Roberto Burle Marx (1909-1994), along with the architects Oscar Niemeyer and Lúcio Costa, is revered as a pioneer of Modernism. His garden designs for the capital Brasília and, above all, his works in Rio de Janeiro have had a lasting impact on the face of these cities. Burle Marx's revolutionary landscape architecture, which is oriented to abstract painting, has an international reputation even today.

 

During his over sixty-year career, he designed more than 2,000 gardens around the world. Among his most important are the gardens of the Ministry of Education and Health built by Niemeyer, Costa and Le Corbusier (1938), Flamengo Park (1961), and the wavelike paving of Avenida Atlântica (1970) in Copacabana.

 

Roberto Burle Marx: Brazilian Modernist, which had its premiere at The Jewish Museum, New York, in 2016, illustrates the full range of his artistic production, seen in Germany for the first time, and erases boundaries between the different media and disciplines. Burle Marx was not only a landscape architect, but also a sculptor, set designer, designer, and environmental activist. 

 

His universal way of thinking is still inspiring generations today. In the show, his art enters into dialogue with works by international contemporary artists, including Juan Araujo, Paloma Bosquê, Dominique Gonzalez-Foerster, Veronika Kellndorfer, Luisa Lambri, Arto Lindsay, Nick Mauss, and Beatriz Milhazes.

 

The exhibition, curated by Jens Hoffmann, Director of Special Exhibitions and Public Programs, and Claudia J. Nahson, Morris and Eva Feld Curator (both at The Jewish Museum, New York), highlights Roberto Burle Marx's profound humanism and spirituality - the idea of a modern Garden of Eden that inspired him throughout his life.  

 

The exhibition was organized by The Jewish Museum, New York, and was made possible, in part by Deutsche Bank, The Emanuel and Riane Gruss Charitable Foundation, as well as other generous supporters.  

 

The Jewish Museum and Yale University Press co-published the catalogue Roberto Burle Marx: Brazilian Modernist with contributions by Jens Hoffmann and Claudia J. Nahson. It is available at the ArtShop of the KunstHalle with an insert in German.



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mercoledì 5 luglio 2017

MADE4ART, Milano: mostra "Guido Alimento. Il canto del mare" - con gentile richiesta di segnalazione

Guido Alimento. Il canto del mare
a cura di Vittorio Schieroni, Elena Amodeo 

MADE4ART, Milano | 18 - 25 luglio 2017 

Special opening con l'artista martedì 18 luglio, ore 18.30 

Preview 5 - 17 luglio

Lo spazio MADE4ART di Milano è lieto di presentare Il canto del mare, personale dell'artista fotografo di origine marchigiana Guido Alimento (Macerata, 1950) a cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni

In esposizione una selezione di opere che hanno per tema il mare, fissato, descritto e interpretato dall'obiettivo dell'artista in tutta la sua straordinaria poesia.

Accanto alla serie Mare tra realismo e astrazione, dove la vastità e la potenza dell'elemento naturale ritratto in una visione panoramica è in grado di suscitare stupore e meraviglia nell'osservatore, Guido 

Alimento concentra l'attenzione anche su dettagli all'apparenza minimi e tendenti all'astrazione, come i legni corrosi dalla salsedine delle cabine da spiaggia e le coloratissime reti dei pescatori, particolari capaci di rivelare il mare senza mostrarlo direttamente, alludendo all'essere umano che conduce la propria vita in riva o sulle onde. 

Il mare di Alimento è un luogo al contempo fisico e dello spirito, con una propria musica che sa toccare nel profondo la nostra interiorità. 

Un canto che, parafrasando il poeta e artista libanese Khalil Gibran, non termina sulla riva, ma nel cuore di chi ascolta.

La personale di Guido Alimento prevede uno speciale incontro con l'artista fotografo, che si terrà presso la sede di MADE4ART in data martedì 18 luglio alle ore 18.30. 

Nello stesso periodo nella prestigiosa location del Lido Palace Hotel di Santa Margherita Ligure, MADE4ART esporrà un progetto artistico di Alimento che rimarrà aperto al pubblico negli spazi dell'hotel per tutta la durata della stagione estiva.


Guido Alimento. Il canto del mare 
a cura di Elena Amodeo, Vittorio Schieroni

18 - 25 luglio 2017
Orari di apertura: 
Preview dal 5 al 17 luglio: su appuntamento
Special opening con l'artista martedì 18 luglio, ore 18.30
Dal 19 al 24 luglio: lunedì ore 15 - 19, martedì - venerdì ore 10 - 13 / 15 - 19

MADE4ART 
Spazio, comunicazione e servizi per l'arte e la cultura 
Via Voghera 14, 20144 Milano 




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