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giovedì 16 marzo 2017

Bonioni Arte, Reggio Emilia | Paolo Minoli. Opere 1970-2004 | 1 aprile - 14 maggio 2017

Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia

1 aprile – 14 maggio 2017

PAOLO MINOLI

Opere 1970-2004

A cura di Niccolò Bonechi
Testo di Riccardo Zelatore

Inaugurazione: sabato 1 aprile 2017, ore 17.00


La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 43)presenta, dal 1 aprile al 14 maggio 2017, "Paolo Minoli. Opere 1970-2004": mostra retrospettiva curata da Niccolò Bonechi con un testo di Riccardo Zelatore.

Realizzata in collaborazione con Casaperlarte fondazione paolo minolidi Cantù (Co), l'esposizione sarà inaugurata sabato 1 aprile alle ore 17.00.

Un progetto che intende rileggere il percorso artistico di Paolo Minoli in senso cronologico, a partire dagli anni '70 e '80, segnati dal dialogo con Bruno Munari, Luigi Veronesi ed altri protagonisti del panorama culturale italiano, sino al 2004anno della sua scomparsa.

Una ricerca, quella di Paolo Minoli, che si inserisce, per l'indirizzo analitico-costruttivo e le sperimentazioni cromatico-formali, nell'ambito delle esperienze dell'Arte Concreta, sviluppatasi dopo l'Informale.

In mostra, una quindicina di dipinti ad acrilico su tela o su tavola, alcuni dei quali di grandi dimensioni, unitamente ad alcune carte e sculture, a volte nate come studi preparatori per installazioni monumentali.

«La ricerca dell'artista/teorico Paolo Minoli – spiega il curatore – vive di continue duplici dialettiche, tra tempo e spazio, ambiente e superficie, intero ed esterno, pittura e scultura. Al centro di questi contatti/contrasti vi è l'incessante interesse verso il concetto di colore, sia esso inteso come derivato dello spettrometro della luce o come indicatore delle emozioni umane».

«Se volessi azzardare un tentativo di restituzione del valore che Paolo Minoli ha avuto nella storia dell'arte visiva nostrana degli ultimi quarant'anni – aggiunge Riccardo Zelatore – la definizione che userei con maggior disinvoltura è protagonista, e non solo a Cantù e Milano e non solo lombardo. Minoli è stato un artista che ha lavorato con una dedizione, un rigore, una coerenza e una meticolosità tali da permettergli di mettere in campo una sequenza densissima di prove e di esperienze. La mia non è posizione partigiana, motivata da un rapporto amicale autentico e da un legame profondo con l'artista, quanto dalla ricchezza di forza e stupore che queste opere mantengono e rinnovano a ogni nuova esposizione».

La personale sarà visitabile fino al 14 maggio 2017, da martedì a domenica ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00, chiuso il lunedì e il giorno di Pasqua, aperto Pasquetta, 25 aprile, 1 maggio. Ingresso liberoCatalogo Edizioni Bertani, 2017, con testi di Niccolò Bonechi e Riccardo Zelatore. 


Paolo Minoli nasce nel 1942 a Cantù (Co). Frequenta, in giovanissima età, la casa del pittore Enrico Sottili e, da studente, lo studio dello scultore Gaetano Negri. Si diploma nel 1961 all'Istituto Statale d'Arte di Cantù, dove insegna dal 1964 al 1978. Dal 1977 al 1978 fa parte del gruppo di ricerca "L'interrogazione sistematica" con Nato Frascà e Antonio Scaccabarozzi. 

Dal 1979, all'Accademia di Belle Arti di Brera in Milano è docente del corso speciale di "Cromatologia" e collabora, in qualità di consulente, con aziende per l'applicazione di soluzioni cromatiche nella produzione industriale. 
È stato direttore artistico della collana d'arte pubblicata dalle edizioni "RS" di Como (1975-1986) e, dal 1986 al 1989, del laboratorio serigrafico "On Color" di Cantù, in collaborazione con diversi artisti, fra i quali Mario Radice, Carla Badiali, Aldo Galli, Bruno Munari, Luigi Veronesi, Max Huber, Piero Dorazio e Mario Nigro. 
Nel 1982 è invitato alla "XL Biennale Internazionale d'arte" di Venezia, dove è nuovamente presente nel 1986. Realizza per la "Plaz" a Saulgau, nel 1992, una scultura d'acciaio di 8 metri d'altezza intitolata "Nelle ali del vento". 
Nel 1994 è collocata presso il parco del Museum Bertholdsburg a Schleusingen la scultura in acciaio di 7 metri di altezza "Nelle ali del canto". 
Nel 1997 è collocata, sul lato nord della rocca dei Musei Civici di Riva del Garda, la scultura "Ballerina" in acciaio di 9 metri di altezza e 5x2 di base. Nel 1998 è presente alla mostra "Arte Italiana. Ultimi quarant'anni. Pittura aniconica" alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna. 
Nel 1999 è invitato alla "XIII Quadriennale d'arte" di Roma e nello stesso anno è installata, permanentemente, nel "Parco della scultura" di Viadana (Mn) la scultura "Storie di Scena". 
Nell'ambito di un intervento di riqualificazione urbanistica per la Piazza Volta a Como, nel 2001, è collocata, nel centro della fontana progettata dall'architetto Mario Di Salvo, una scultura, "Stele", in acciaio di 4,40 metri d'altezza. 
Per iniziativa di Paolo Minoli, scomparso il 20 dicembre 2004, è stata costituita Casaperlarte fondazione paolo minoli con sede a Cantù, finalizzata alla promozione dell'arte contemporanea nelle sue diverse espressioni. 
Il 23 dicembre 2004, pochi giorni dopo la sua scomparsa, è inaugurata a Cantù "Asteria… tra le pieghe del vento e la porta delle stelle", una scultura monumentale in acciaio corten alta5,30 metri, collocata all'ingresso della città sul Rondò Bersagliere. 
Nel dicembre 2014 la città di Como ha organizzato, in collaborazione con la fondazione, la mostra personale "Paolo Minoli. Itinerari tra arte e scienza" presso la Pinacoteca Civica ripercorrendo in modo agile, ma esaustivo, tutto il suo percorso creativo. 
Nello stesso mese l'Accademia di Belle Arti di Brera ha organizzato una giornata convegno dal titolo "Paolo Minoli. Metodo e sperimentazione". 
Nel 2015 il Comune di Cantù, presso Villa Calvi, ha reso omaggio all'attenzione che Paolo Minoli ha sempre riservato ad amici, maestri e colleghi con l'esposizione di una parte dei lavori serigrafici. 
Nel 2016 Il Museo di Lissone ha selezionato un'opera di Paolo Minoli per la mostra collettiva dedicata al Premio Lissone. Nel 2017 la Galleria Giovanni Bonelli di Milano ha presentato la personale "Paolo Minoli. Metrica colore musica", a cura di Carlo Pirovano e Riccardo Zelatore.



PAOLO MINOLI
Opere 1970-2004
A cura di Niccolò Bonechi
Testo di Riccardo Zelatore
1 aprile – 14 maggio 2017
Inaugurazione: sabato 1 aprile, ore 17.00
Orari: da martedì a domenica ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00, chiuso il lunedì e Pasqua, aperto Pasquetta, 25 aprile, 1 maggio.
Catalogo Edizioni Bertani, 2017, con testi di Niccolò Bonechi e Riccardo Zelatore


Per informazioni:
Galleria Bonioni Arte
Corso Garibaldi, 43
42121 Reggio Emilia
Tel/Fax 0522 435765
www.bonioniarte.it
info@bonioniarte.it



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Apre a Milano la grande mostra "LOVE. L'arte contemporanea incontra l'amore" > 17 marzo - 23 luglio 2017 > Museo della Permanente, Milano



Robert Indiana, Love, 1966-1999. Scultura, alluminio policromo (red and gold), 91,5x91,5x45,75 cm. AP 3/4. Courtesy: Galleria d'Arte Maggiore, G.A.M., Bologna, Italia. © Robert Indiana by SIAE 2017
Tom Wesselmann, Smoker, 1971. Vinile colorato su pannello, 144x160 cm. Courtesy: Flora Bigai Arte Contemporanea. © Tom Wesselmann by SIAE 2017
Andy Warhol, One Multicoloured Marilyn (Reversal Series), 1979-1986. Acrilico, polimeri sintetici e serigrafia su tela,  50,8x40,7 cm. Courtesy: Collezione privata (VR). © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts lnc. by SIAE 2017



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mercoledì 15 marzo 2017

Arriva a Verona la mostra TOULOUSE- LAUTREC. La Belle Époque 1 aprile - 3 settembre 2017 > AMO - Palazzo Forti, Verona



Parigi, fine Ottocento; la vita bohémienne, gli artisti di Montmartre, il Moulin Rouge, i postriboli, i teatri, le prostitute. 
Questa è la realtà che vive e rappresenta Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), diventandone il più noto interprete.

Alto un metro e cinquantadue - era affetto da una forma di nanismo - e morto a meno di 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo, Toulouse-Lautrec divenne noto soprattutto per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca. 


Sue sono le immagini, ben impresse nell’immaginario collettivo, del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.

Dal 1° aprile una grande mostra ad AMO-Palazzo Forti celebra il percorso artistico di Toulouse-Lautrec con 170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene. Curata da Stefano Zuffi, la mostra è patrocinata dal Comune di Verona ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.

AGSM, main sponsor ha contribuito significativamente alla sua realizzazione. 

Generali
, partner di Arthemisia per Valore Cultura, offre gratuitamente a tutti i visitatori l’audioguida della mostra.

La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, media partner RMC - Radio Monte Carlo e L’Arena, hospitality partner Due Torri Hotel Verona e champagne partner Maison Perrier Jouët.

L’evento è consigliato da Sky Arte HD.

Il catalogo è edito da Skira.

Laboratori di libri d'artista per bambini in occasione della mostra MIRO'. LE PAROLE MULTICOLORI | 18 marzo e 1 aprile | Kasa dei Libri, Milano

In occasione della mostra 
"Mirò. Le parole multicolori" 
Kasa dei Libri 
presenta 
"Le Miroidi. Laboratori di libri d’artista per bambini"

Sabato 18 marzo e sabato 1 aprile 2017
dalle ore 15 alle ore 17
Kasa dei Libri - Largo De Benedetti 4, Milano



In occasione della mostra dedicata alla scrittura a colori di Joan Mirò, la Kasa dei Libri ha ideato un ciclo di laboratori per bambini ispirati ai colori magici dell’artista catalano, dedicando tempo e spazio ad attività per le famiglie.

All’interno di un comune condominio tra i grattacieli di Porta Nuova la Kasa dei Libri di Andrea Kerbaker allarga i suoi spazi espositivi invadendo allegramente tutti e tre i piani della sua sede milanese, diventando dimora di una coloratissima e festosa mostra: Mirò. Le parole multicolori (fino al 13 aprile 2017), l’esposizione dedicata alla scrittura a colori del pittore catalano, che mette a fuoco la stretta collaborazione tra l’artista e gli ambiti dell’artigianalità creativa, in particolare il mondo editoriale.

Per fare amicizia con il pittore e con l’arte astratta e per comprendere ancora meglio la magia dei colori e delle forme utilizzate da Mirò, verrà ospitato un ciclo di laboratori di libri d’artista dal titolo Le Miroidi e dedicato ai bambini e a tutte le famiglie che desiderano partecipare, ideati e curati espressamente per la Kasa dei Libri da Arianna Camaggio e Claudia Vena.

Dopo avere letto ai bambini una storia ispirata ad una litografia in mostra, quella di monsieur Grigiò, che dal paese GrigioNebbia sogna un mondo pieno di colori, ci si sposta al sesto piano, dove i piccoli, guidati dal personale della Kasa e dalle forme e dai colori più ricorrenti nelle opere di Mirò e che suddividono le stesse aree tematiche dell’esposizione, potranno visitare la mostra e trovare tutto il materiale necessario per realizzare il loro libro d’artista con carta colorata, pastelli a cera e tanta fantasia.

Una produzione artistica allegra e coinvolgente che ispirerà i bambini nelle loro creazione.

I laboratori sono gratuiti prenotando a mostre@lakasadeilibri.it o chiamado lo 0266989018

Scarica il comunicato stampa dei laboratori

Scarica le immagini dell'allestimento


Arturo Dazzi 1881 - 1966: a Carrara per la prima volta pezzi mai esposti al pubblico e oltre 80 apere

ARTURO DAZZI 1881 - 1966
Roma - Carrara - Forte dei Marmi

a cura di Anna Vittoria Laghi
CAP Centro Arti Plastiche Carrara – Via Canal del Rio, Carrara (MS)

17 marzo 2017 – 30 aprile 2017

Inaugurazione: venerdì 17 marzo  2017 – ore 18.00
Dopo il successo di critica e di pubblico ottenuto a Roma presso Villa Torlonia, le opere di Arturo Dazzi, dal 17 marzo al 30 aprile, saranno esposte al CAP Centro Arti Plastiche di Carrara, città natale dell'artista e sede dell'Accademia di Belle Arti dove lo stesso tenne la cattedra fino al 1966. 
La mostra "Arturo Dazzi 1881 - 1966, Roma - Carrara - Forte dei Marmi", curata da Anna Vittoria Laghi, racconta il Maestro attraverso i legami privilegiati che egli instaurò e coltivò nell'arco della sua vita con tre città italiane: Carrara, luogo natale e della formazione, Roma cui l'artista deve popolarità e successo e Forte dei Marmi, il buen retiro dove lo stesso lavorò ad alcune tra le sue più importanti opere monumentali e dove, infine, coltivò la pittura.
Carrara ospita adesso la versione più completa della mostra, raccogliendo, su volere dell'Assessore Giovanna Bernardini, opere di privati che hanno gentilmente concesso quadri mai esposti al pubblico, per dare vita a una antologica ancora più rappresentativa di questo importante esponente del '900.
Il CAP Centro Arti Plastiche, infatti, apre le porte non solo alle circa 60 opere, tra sculture, gessi, dipinti e disegni già presenti a Roma e provenienti da Carrara, dalle collezioni dell'Accademia di Belle Arti, da quella della Fondazione Cassa di Risparmio e dagli eredi Dazzi, ma anche ad altri 25 quadri concessi esclusivamente per l'occasione da collezionisti privati.
Tra le opere, tra cui quelle della Donazione della vedova Dazzi al Comune di Forte dei Marmi, sono numerosi i pezzi non esposti da decenni.
Tra i lavori più noti ci limitiamo a citare l'"Adolescente", scultura esposta alla mostra sull'arte italiana a Berna del 1938, il "Cavallino", celebre statua che Dazzi espose alla Biennale di Venezia del 1928 e il "Curzio Malaparte", oltre a un'antologia di dipinti di grande suggestione, che documentano i diversi soggetti con i quali Dazzi si confrontò: il ritratto, il paesaggio, la natura morta e gli animali. A ciò si uniscono i lavori preparatori per la Stele Marconi.
L'esposizione, come sottolinea la curatrice Anna Laghi, ripercorre le tappe della vita dell'artista attraverso opere e documenti che escono per la prima volta dalle loro sedi. Disposti e organizzati secondo un percorso cronologico, le sculture, i modelli e i bozzetti in gesso, le lettere, gli articoli, i dipinti e i disegni disvelano con uno sguardo inedito il 'dietro le quinte' dell'universo di Dazzi.
La mostra è organizzata dai Comuni di Carrara e Forte dei Marmi, dalla Fondazione Villa Bertelli, con il patrocinio della Regione Toscana.


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bnw | LATO 2017 | MAUCHI - Indeterminazione | 24.03.2017 h.18.30



MAUCHI
Indeterminazione

24 marzo – 5 maggio

a cura di Elisabetta Rizzuto




[…] Mauchi forza il gesto fotografico componendo grafici, segni e disegni.
Come "lo stile d'erba" della calligrafia cinese, tutto il lavoro di Mauchi si caratterizza per la ricerca della forma di un'armonia esistente in natura, che viene colta oltre l'oggetto della rappresentazione, spesso non più riconoscibile anche all'occhio più attento. Infatti Mauchi ritrae le relazioni tra gli oggetti e, per osservarne la complessità, aumenta il contrasto e ricorre alla multiscalarità di geometrie, densità, confini e riflessi.
Per il Principio di Heisenberg l'osservatore, nell'atto dell'osservare, inevitabilmente produce nella realtà delle alterazioni che sono indeterminabili. Lo stesso avviene nelle opere di Mauchi. Ogni rappresentazione della realtà, attraverso la visione del fotografo, è imprecisa e indefinita, non ha alcuna determinazione data perché può assumerne diverse. […]




MAUCHI è uno sperimentatore visivo. Nato nel 1973 a Lucca, inizia a fotografare giovanissimo da autodidatta. Alla fotografia presto affianca anche la produzione di video. E' appassionato di culture orientali e praticante dell'aikido, arte marziale giapponese. Ha vissuto in Liguria e poi a Prato, dove ha conosciuto Elisabetta Rizzuto con cui collabora allo sviluppo di progetti artistici. Oggi vive a Lucca e lavora tra l'Italia e la Svizzera.






"MAUCHI è come un visionario alla ricerca della tangibilità del proprio sogno.."  Saverio Langianni


LATO presenta in questa prima parte del 2017 un percorso tematico legato alla Fotografia contemporanea e più precisamente alla Foto in bianco e nero.

HELMUT MORGANTI, MAUCHI e ANDREA BUZZICHELLI. Tre diversi approcci di tre autori toscani alla disciplina fotografica e visiva, molto personale e poetica.






Piazza San Marco 13 59100 Prato
Tel: 0574071696  Fax: 0574070041
www.lato.co.it

orari mostra: dal lunedì al venerdì 10.00_13.00 | 15.00_19.00
ingresso gratuito


opening hours: Monday to Friday 10.00_13.00 | 15.00_19.00
free entry




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giovedì 9 marzo 2017

IN MOSTRA A PARMA OLTRE CENTO QUADRI PER UN'ASTA BENEFICA A FAVORE DI SNUPI ONLUS

IN MOSTRA A PARMA OLTRE CENTO QUADRI PER UN'ASTA BENEFICA A FAVORE DI SNUPI ONLUS


(Parma, 8 marzo 2017) - Si terrà sabato 11 marzo alle ore 16.00 nello storico Palazzo Pigorini in via Repubblica, 29/a a Parma l'evento "Un quadro per SNUPI", l'asta benefica a favore dell'Associazione SNUPI presieduta da Giulio Orsini, che dal 2001 opera a sostegno delle nuove patologie intestinali, organizzando iniziative per la raccolta di fondi volti ad aiutare il Reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell'Ospedale Maggiore di Parma, diretto dal Prof. Gian Luigi de' Angelis, attraverso l'acquisto di strumentazioni medicali di ultima generazione, ma anche il sostegno a pazienti e loro famiglie, e l'aiuto a giovani medici specializzandi con borse di studio e stage all'estero.



In esposizione più di cento quadri, che partono da una base d'asta compresa tra i 100 e i 500 euro, donati da Marco Rosselli, di oltre venti artisti parmensi e nazionali, con originali e prove d'autore, tra cui Arnaldo Spagnoli, Ubaldo Bertoli, Augusto Vignali, Luigi Tessoni, Enzo Bioli, Sergio Sergi, Alberto Valeo, Remo Gaibazzi, Proferio Grossi, Bruno Manini, Ettore Mossini, Giuseppe Marchesi, Rino Ferrari, Ennio Calabria, Bruno Caruso, Giacomo Manzu’, Renato Guttuso, Antonio Castaldo, Tono Zancanaro, Germano Pessarelli, Antonio Nocera, in mostra dall'11 febbraio scorso per poter dare possibilità di opzione agli acquirenti interessati.

Il Presidente di Snupi Onlus Giulio Orsini

Il banditore d'asta Cristian Valenti aggiudicherà le opere al miglior offerente e l'intero ricavato sarà impegnato per riacquistare le attrezzature recentemente oggetto di furto presso l'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" di Parma.
L'iniziativa è nata con il patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, con i patrocini dell’Università degli Studi di Parma e dell’Azienda Ospedaliero Universitaria e la collaborazione dello CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, che ha offerto la propria consulenza per gli allestimenti.


Francesca Caggiati




Ulteriori informazioni su www.snupi.it - info@snupi.it - ph. 333 9612297

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