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venerdì 23 maggio 2014

GRANDE MOSTRA > ROSSO FIORENTINO. ROSSO VIVO > a cura di Vittorio Sgarbi > dal 23 maggio, Volterra


Rosso Fiorentino. Rosso Vivo
La Deposizione, la Storia, il '900, il Contemporaneo

dal 23 maggio 2014, Volterra



Giambattista di Jacopo detto il Rosso Fiorentino, Firenze 1495 – Fontainbleau 1540, Deposizione dalla Croce (1521), olio su tavola centinata, cm. 341x201, Collocazione Pinacoteca Civica Volterra, Proprietà Opera della Cattedrale di Volterra



LA CITTÀ DI VOLTERRA SI PREPARA A UNA STAGIONE DI GRANDI EVENTI E INIZIATIVE ARTISTICHE
Partirà il 23 maggio il ciclo di eventi e iniziative artistiche per il biennio 2014/2015: a dare il via sarà la grande esposizione dedicata a Rosso Fiorentino. Il suo capolavoro assoluto, La Deposizione dalla Croce, sarà al centro di un omaggio che coinvolgerà tutti i più prestigiosi spazi di Volterra.
"Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il '900, il Contemporaneo", promosso dal Comune di Volterra in collaborazione con la Diocesi e prodotto e organizzato da Arthemisia Group, vede l'ideazione e la regia di Alberto Bartalini e la curatela di Vittorio Sgarbi. Grandi artisti del passato, del '900 e contemporanei saranno esposti negli spazi volterrani in sei diversi allestimenti, ognuno dei quali offrirà spunti e riflessioni su Rosso Fiorentino e La Deposizione. La novità assoluta è che per l'intero anno Pinacoteca, Museo Etrusco Guarnacci, Palazzo dei Priori, Teatro Romano, Battistero di San Giovanni ed Ecomuseo dell'Alabastro saranno visibili tutti con un unico biglietto, acquistabile in uno qualunque degli spazi.
Un evento unico, che vede la sinergia tra pubblico e privato proprio attraverso Arthemisia Group, società leader a livello nazionale per la produzione di mostre d'arte ed eventi culturali, che ha creduto fortemente nel progetto di valorizzazione della Città: una coraggiosa ambizione sotto il segno della cultura. Una serie di spettacoli, manifestazioni, dibattiti e molto altro coinvolgeranno l'intera Città per la stagione 2014/2015: Volterra si prepara a divenire il più suggestivo Museo diffuso al mondo dedicato a un artista.

CONCEPT
"Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il '900, il Contemporaneo": è questo il titolo del grande evento intorno al quale Volterra svilupperà un intero biennio all'insegna dell'arte e della cultura. Per evocare l'unicità dell'esposizione si potrebbe cominciare dalla forza di un artista assoluto, che si può addirittura definire il padre dell'anticonformismo. E ancora si potrebbe partire dalla sua opera più significativa, la Deposizione dalla Croce, capolavoro che il mondo invidia e la storia dell'arte celebra. O di una Città culla della cultura etrusca, emblema della tradizione dell'alabastro e sede di una serie di magnifici musei e spazi espositivi. Ma la verità è che questa operazione trova il suo punto di massima originalità nel fatto che, per la prima volta in Italia, una serie di luoghi di grandissimo valore storico si trasformano attraverso opere di artisti mirabili, dando vita a un vero sistema culturale, estraneo ai soliti impianti espositivi museali, che animerà Volterra per il biennio 2014/2015.
L'arte intesa come la più alta tra le espressioni dell'uomo: questo il concetto che l'amministrazione volterrana vuole ribadire, creando un evento in grado di animare la città e sviluppare una serie di appuntamenti imperdibili.
La più importante società privata a livello nazionale nel campo artistico e culturale, Arthemisia Group, è impegnata in prima linea in questo imponente progetto di rilancio della Città: «Crediamo fortemente nel "Progetto Volterra" – dice la presidente di Arthemisia Group Iole Siena – e per questo abbiamo deciso di mettere tutti noi stessi per la realizzazione di questo biennio all'insegna dell'arte, certi che l'investimento per la valorizzazione di questa Città possa diventare un esempio per tutta l'Italia».
La valenza culturale e artistica è infatti irripetibile, perché dal 23 maggio 2014 al 31 dicembre 2015 chi visiterà la Città potrà godere di una esposizione diffusa, che avrà come fulcro centrale proprio il più grande capolavoro di Giovan Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino: La Deposizione dalla Croce, definita da Vittorio Sgarbi «l'anima di Volterra». Dipinta nel 1521 per la Cappella della Croce di Giorno presso la Chiesa di San Francesco a Volterra, questo quadro rappresenta un importante momento nella storia dell'arte italiana, quando pittori come il Rosso cercarono di elaborare un nuovo canone pittorico che andasse oltre a quanto era stato raggiunto con il Rinascimento. L'impressionante modernità dell'opera, ne fa indiscutibilmente un capolavoro dell'arte italiana. Il pittore realizza una figurazione naturalistica e contemporaneamente astratta, adattando la luce a quella dell'ambiente per cui era progettato e agli affreschi che lo decoravano.
«In Rosso Fiorentino si possono vedere cubismo, astrattismo, arte concettuale – dice il curatore Vittorio Sgarbi – e il pubblico potrà ammirare Rosso Fiorentino attraverso il lavoro di vari artisti. È molto interessante pensare che alcuni di questi artisti potrebbero non aver mai conosciuto l'opera di Rosso, ma ne riproducono l'irregolarità, l'eccentricità o l'essenzialità».
Proprio la contemporaneità di questo dipinto è stata la base di partenza per la chiamata a raccolta di grandi artisti.
L' Architetto Alberto Bartalini, ideatore e regista dell'evento che ama progettare spazi urbani attraverso segni d'arte che con essi interagiscono per contenuti ed estetica, dice a proposito: "Lavorando a questo progetto, ho voluto mettere in evidenza la teatralità che si cela all'interno della Deposizione, in particolare enfatizzando il cartone teatrale rispetto all'opera pittorica finita. Mi sono voluto confrontare così con la Storia, con il '900 e il Contemporaneo, attraverso vari artisti, forme espressive e luoghi architettonici eccellenti per la Città, creando un percorso fuori da ogni schema museale canonico."
Scultori e pittori saranno esposti presso gli spazi di Palazzo dei Priori, Pinacoteca Civica, Museo Etrusco Guarnacci, Battistero di San Giovanni, Teatro Romano, Ecomuseo dell'Alabastro e si alterneranno nel corso dell'esposizioni: questo darà vita a un continuo rinnovamento dell'iniziativa, che vedrà eventi dedicati continui. Fino al 31 dicembre 2015 questo grande omaggio a Rosso Fiorentino, la più originale e spettacolare manifestazione mai dedicata al grande maestro nato a Firenze nel 1495, sarà visibile con un solo biglietto valido per tutti i luoghi, la Volterra Card, che permetterà a ogni visitatore di godere della sorprendente esposizione diffusa per la Città.

L' ESPOSIZIONE
L'esposizione è promossa dal Comune di Volterra in collaborazione con la Diocesi ed è prodotta e organizzata da Arthemisia Group, società leader a livello nazionale e non solo per le grandi mostre d'arte e grazie a Knauf, sponsor dell'iniziativa. Il curatore sarà Vittorio Sgarbi, mentre l'intera operazione vede l'ideazione la regia dell'Architetto Alberto Bartalini che curerà anche il progetto espositivo.
Il Comitato scientifico è composto da Ilario Luperini, Maria Giulia Burresi, Paola Raffaella David, Roberto Ciardi, Alessandro Furiesi, Don Osvaldo Valota e il Vescovo Alberto Silvani.
La "Volterra Card" avrà la validità di 72 ore e consentirà l'ingresso presso Pinacoteca Civica, Museo Etrusco Guarnacci, Palazzo dei Priori, Teatro Romano, Battistero di San Giovanni ed Ecomuseo dell'Alabastro.
Durante il periodo di apertura si terranno rappresentazioni e conferenze di approfondimento, con personalità di spicco della cultura nazionale.
Le opere esposte, provenienti da collezioni pubbliche e private, ruoteranno nel corso dell'anno, alternandosi per rendere l'esposizione dinamica e in continua evoluzione.


Orari
Gli spazi espositivi sono aperti tutti i giorni nei seguenti orari:
Pinacoteca Civica, dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Ecomuseo dell'Alabastro, dalle ore 9.30 alle ore 19.00
Palazzo dei Priori, dalle ore 10.30 alle ore 17.30
Museo Etrusco Guarnacci, dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Teatro Romano, dalle ore 10.30 alle ore17.30
Battistero di San Giovanni, dalle ore 10.00 alle ore 18.00

Biglietti
Intero € 14,00
Ridotto € 12,00
Gruppi € 10,00
Scuole € 5,00
Famiglia € 20,0
0

mercoledì 21 maggio 2014

FRANCKY CRIQUET mostra in Galleria Cavour Padova - inaugurazione giovedì 22 maggio ore 18.00



FRANCKY CRIQUET - "LE MIE VISIONI"

Galleria Civica Cavour - Padova
dal 23 maggio al 29 giugno 2014
dal martedì alla domenica ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00
- INGRESSO LIBERO -
 
Vernissage Giovedì 22 Maggio ore 18.00
Presenta Massimo Donà
In mostra 50 opere dell'Artista


 Dipingere per non parlare inutilmente.
                                                                                Una tela finita diventa realtà.
                                                           Guardate le mie tele e prendetele come "verità",
                                                           perché il mio linguaggio è pittura. (F. Criquet)



Inaugura giovedì 22 maggio, alle ore 18.00, nella galleria Cavour di Padova, la mostra Le mie visioni di Francky Criquet.  

L'esposizione, a cura di Silvia Prelz in collaborazione con Assessorato alla Cultura Settore Attività Culturali del Comune di Padova, presenta al pubblico oltre 50 opere, per lo più di grandi dimensioni, e talvolta nella forma del dittico o trittico, realizzate dall'artista francese in anni recenti.


I quadri di Francky Criquet riempiono lo spazio con la loro presenza intensa e di forte impatto emotivo. Egli è un alchimista del colore, che sa abbinare cromatismi intensi, sovrapponendoli sapientemente sulla tela in modo da esaltare la forza espressiva dei colori, alla maniera dei maggiori esponenti dell'Espressionismo pittorico; colori primordiali che ottiene impastando pigmenti puri di polveri calcaree a pulviscoli di cristalli di rocca.

Attraverso vivaci e pregnanti macchie di colore, delimitate da marcati segni di contorno, egli dà vita ai suoi soggetti: tori, minotauri, pegasi, centauri, che sono esseri archetipi ispirati dalla mitologia classica e dalla cultura pagana arcaica e simbolica, creature che sembrano possedere la memoria primordiale della terra o affiorare dall'inconscio ancestrale dell'Artista stesso. 

Uomini e animali in una perenne trasformazione gli uni negli altri, non nel segno di una evoluzione  darwiniana, bensì in una continua metamorfosi tra le specie e tra i generi.

Il suo stile è puro, il tratto è sicuro, l'atto pittorico è spesso legato a una sorta di ritualità che si avvale di una gestualità istintuale.

Criquet non cerca lo straordinario o l'estetico, vuole solamente trovare la solitudine per meglio fuggire quando lo desidera. 
Ogni mattina egli arriva nel suo atelier, né del tutto triste, né completamente felice, fino a quando non dipinge nuovamente. 
Un'esperienza intima che lo avvicina alla vita, alla felicità con passione.



La Galleria ARTissima durante la mostra presenta alcune conferenze in collaborazione con Filosofia di Vita:

giovedì 22 maggio - ore 18.00
vernissage - presentazione a cura di Massimo Donà

venerdì 30 maggio - ore 18.00
"La bellezza e la bruttezza nell'arte contemporanea"
conferenza con Guido Bartorelli, Alberto Giacomelli, Marcello Barison

mercoledì 11 giugno - ore 18.00
"La bellezza e dintorni"
conferenza con Umberto Curi e Silvia Capodivacca

venerdì 20 giugno - ore 18.00
"Shamanesimo e Metamorfismo"
conferenza con Adone Brandalise


Informazioni:

Servizio Mostre-Settore Attività Culturali
tel. 049-8204529
donolatol@comune.padova.it
http://padovacultura.padovanet.it/
#padovacultura #universidiversi

ARTissima Spazio Arte Contemporanea
tel. 347-6936594
info@artissimacontemporanea.it
www.artissimacontemporanea.it

martedì 20 maggio 2014

Video e catalogo mostra - la Ciociaria nell'arte



Copie d'autore realizzate da Agnes Preszler, esposte in occasione della mostra "La Ciociaria nell'arte tra ieri ed oggi" al Palazzo della Provincia di Frosinone, 5-16 maggio 2014.
La collezione, che attualmente consiste in 27 quadri, tutti eseguiti in olio dalla pittrice, risulta essere la più grande raccolta di copie d'autore raffiguranti ciociari, in costume tradizionale o meno, che in numerose occasioni posavano per i più grandi pittori dell'epoca tra cui Bouguereau, Corot, Sargent, Cabanel, e molti altri. La collezione viene arricchita continuamente con nuovi quadri che saranno presentati in altre mostre. Non si tratta di falsi d'autore in quanto la pittrice riproduce i quadri fedelmente ma non servilmente, modificandone all'occorrenza le dimensioni, apponendo la propria firma. Tutto ciò, come sempre, attraverso il disegno a mano libera, senza l'ausilio di mezzi, nel proprio stile realismo contemporaneo, vivacizzando talvolta i colori ed adeguandoli così al gusto moderno. L'artista rimane sempre fedele al soggetto e all'atmosfera del quadro originale provandone quindi la bellezza sempre attuale.



Catalogo gratuito della mostra con informazioni sui quadri, le storie delle varie modelle, ecc. Il catalogo, oltre alle copie d'autore dell'800, presenta anche i quadri realizzati in estemporanea sul territorio della Ciociaria (provincia di Frosinone e Latina)

Arte / Firenze / Sgarbi: "Colacicchi è il Piero della Francesca del Novecento". La mostra di Villa Bardini verso 10 mila visitatori

Sgarbi: 'Colacicchi il Piero della Francesca del 900'
Per il critico è la mostra più bella attualmente a Firenze. Visitatori verso quota 10 mila

Firenze – Complici i ponti del 25 aprile e del 1 maggio, Villa Bardini sta registrando un mese record con la grande retrospettiva dedicata a Giovanni Colacicchi, uno dei massimi pittori neofigurativi italiani, a vent'anni dalla scomparsa. Aperta al pubblico il 18 aprile scorso, la mostra veleggia verso 10 mila visitatori. Considerando i turni di chiusura del lunedì, si tratta in media molto alta, superiore a quella di tanti piccoli grandi musei cittadini.
"Ciò non mi meraviglia", dice Vittorio Sgarbi, di passaggio a Villa Bardini nei giorni scorsi, "Pontormo a parte, quella di Colacicchi è senz'altro l'esposizione più bella e interessante attualmente a Firenze.  E' la riscoperta di un grande artista, che ha il merito di aver riproposto valori e ideali della pittura del Rinascimento. Colacicchi è il Piero della Francesca del Novecento italiano".
Curata da Mario Ruffini e Susanna Ragionieri con la consulenza scientifica di Carlo Sisi, la mostra è promossa dal Comune di Firenze con la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut. Circa 80 le opere esposte, che riassumono l'intera produzione artistica di Colacicchi (Anagni 1900 – Firenze 1992). La più celebre L'allegoria per un cinematografo esposta per mezzo secolo a Firenze nella hall del cinema Gambrinus.

domenica 18 maggio 2014

Bari. Arte e pittura. La “personale” di Michele Condrò dal 19 maggio al 3 giugno 2014


Bari, arte e pittura. La "personale" di Michele Condrò dal 19 maggio al 3 giugno  2014


Si inaugura a Bari, in un momento politico febbrile come quello delle elezioni, l'esposizione personale del pittore barese Michele Condrò. In uno dei pochi "contenitori culturali" importanti della città, il Centro Polifunzionale dell'Università degli Studi di Bari (ex Palazzo delle Poste in p.zza Battisti), si terrà alle ore 18 l'inaugurazione della esposizione personale di Michele Condrò che, fino al 3 giugno 2014, si offrirà ad ogni visitatore come occasione di riconciliarsi con la bellezza e con l'arte. (Orario 09 - 20, tutti i giorni tranne il sabato e la domenica).
Ilaria Marzo, curatrice della mostra, spiega in anteprima l'arte e lo spirito che il pittore vuole trasmettere ai cittadini baresi, sempre più spesso desiderosi di arte e di contenitori culturali.

« La mostra si caratterizza per una interessante varietà. In realtà – spiega la curatrice – chi conosce Michele Condrò, sa che tutti i suoi gesti artistici nascono da una profonda libertà interiore. E' un pittore che utilizza diversi linguaggi pittorici, anche se in realtà, per chi ha osservato nel tempo il suo lavoro e ha "fatto l'occhio" al suo stile, è possibile cominciare a vedere un trait-d'union».

«Alcuni dei temi trattati – prosegue Ilaria Marzo – a cui Condrò è affezionato e che continua a esplorare: l'Africa e i nudi femminili. Due le sezioni assolutamente nuove: quella dei ritratti, e quella stilisticamente definibile come unione di "macchia e disegno". Per quanto riguarda la sezione dedicata al Sacro, essa è declinata qui in maniera diversa: se in precedenza Condrò ha perseguito l'obiettivo della denuncia, c'è invece adesso un approfondimento del tema del Cristo. Quello del volto e del corpo di Gesù è un soggetto che Condrò ha sempre esplorato, già negli anni di scuola, e che ora continua a indagare con il distacco tipico di un ateo, per cui chi osserva questi dipinti non può non interrogarsi su quale sia il movente profondo dell'autore. Ancora presente, ma rinnovata e molto più ampia la sezione dei paesaggi, attraverso i quali negli ultimi anni l'artista va rafforzando il suo legame con i pittori dell'Ottocento».

«A tal riguardo Michele Condrò – spiega Marzo – ama autori come De Nittis, Netti, Irolli, etc., ma più che di un legame con la Puglia, parlerei di un legame con un determinato atteggiamento pittorico, il quale si concede di mescolare la precisione del soggetto, fisico o emotivo, con elementi abbozzati, con il non definito, "la macchia e il disegno", appunto».

Riguardo alle tecniche pittoriche presentate, oltre alla pittura a olio che «gli consente di sperimentare meglio la sua vicinanza con i pittori dell'Ottocento» ci sono anche gli acquerelli: «L'acquerello – conclude Ilaria Marzo – richiede una grande sapienza nell'uso e nel dosaggio del colore. Quando si realizzano sulla carta, com'è frequente, delle sfumature non previste, Condrò è molto bravo a fare di quella necessità virtù, cioè a riconvertire quel nuovo evento alle sue intenzioni».

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