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venerdì 2 agosto 2013

TARSHITO SPECIALE SALENTO - MOSTRA CASTRO

"TARSHITO SPECIALE SALENTO": DOMANI A CASTRO

LA SECONDA MOSTRA DEDICATA AI TRENTA ANNI DI CARRIERA

DEL CELEBRE ARTISTA PUGLIESE

 

Nuova tappa salentina per il progetto espositivo itinerante "Tarshito Speciale Salento", organizzato dall'associazione culturale Salento Agorà di Castro, con il patrocinio della Provincia di Lecce e dei Comuni di Poggiardo, Castro, Maglie, Nociglia.

 

Domani, sabato 3 agosto, alle ore 21, nel Castello Aragonese, a Castro, sarà inaugurata la mostra dal titolo "Alberi – Le Creature", la seconda delle quattro previste che ripercorrono iconograficamente l'intero percorso espressivo del noto artista pugliese Tarshito.

 

Allestita nelle Sale del Vescovado del Comune di Castro,dove si potrà visitare fino al 23 agosto prossimo, la mostra è centrata sul tema dell'albero, simbolo di unione tra Materia e Spirito, creatura vivente, con installazioni di grandi quadri con cortecce di caucciù e naturali. La corteccia, abbraccio dell'albero e il caucciù, succo dell'albero stesso. La corteccia naturale a formare un grande vaso posto al centro della sala. Un albero di cortecce di caucciù, realizzate da calchi delle cortecce naturali, i cui frutti sono vasi e campanelli. Una scala di cortecce di caucciù poggiata sull'albero a ricordare la tradizione del lavoro nei campi.

 

L'evento "Tarshito Speciale Salento" dedicato all'attività trentennale del celebre artista si è aperto il 13 luglio scorso a Poggiardo con la mostra "Vasi – L'ascolto" e si svilupperà fino al 29 settembre prossimo, toccando anche i Comuni di Maglie ("Animali sacri – Il rispetto") e Nociglia ("Guerrieri d'amore – Le qualità").

 

Tutte le mostre composte da dipinti, sculture, installazioni, sono curate dalla professoressa Marina Pizzarelli. Ogni tappa prevede il coinvolgimento attivo del pubblico che partecipa ad un happening in ogni paese ospitante.

 

Lecce, 2 agosto 2013

TUFFFO





T U F F F O / C’era una volta, una volta sola

un progetto espositivo curato da ARIA [rivista d’artisti] 
con il patrocinio e il contributo 
dell’Assessorato alla Cultura della Città di Formia
in collaborazione con le Associazioni:
SEMInARIA sogninterra e CALLIOPE

Complesso architettonico Torre di Mola – FORMIA (Latina)

Inaugurazione: Giovedì 8 agosto ore 19.00

dall’ 8 al 25 agosto 2013, tutti i giorni: ore 17.00-21.00 – venerdì e sabato: ore 17.00-23.00
interventi e performance ore 20 :
giovedì 8, venerdì 16 e 23 agosto

artisti di TUFFFO:
Giovanni Albanese, Gianni Asdrubali, Ali Assaf, Paolo Assenza, Arianna Bonamore, Pino Boresta, Tania Campisi, Riccardo Caporossi, Laura Cionci, Iginio De Luca, Carlo De Meo, Massimo Diosono, Andrea Fogli, Simona Frillici, Dario Ghibaudo, Francesco Impellizzeri, Andrea Lanini, Myriam Laplante, Franco Losvizzero, Rita Mandolini, Franco Ottavianelli, Cristiana Pacchiarotti, Grumo Piacentini, Roberto Piloni, Lino Strangis, Naoya Takahara, Franco Troiani, Daniele Villa.

performance teatrali:

Roberta Nicolai- triangolo scaleno teatro, interprete Enea Tomei giovedì 8 agosto, ore 20;

Zattera di Babele diretta da Carlo Quartucci con Carla Tato’,
in collaborazione con Lino Strangis venerdì 16 agosto, ore 20;

Riccardo Caporossi e Vincenzo Preziosa venerdì 23 agosto,ore 20

intervento musicale di Alfonso Priori

Giovedì 8 Agosto 2013, alle ore 18.00, ARIA [rivista d’artisti], in occasione dell’uscita del suo 4° numero intitolato C’ERA UNA VOLTA, UNA VOLTA SOLA presenta la mostra d’arte contemporanea TUFFFO, un evento che si avvale del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Formia, della collaborazione delle associazioni Seminaria Sogninterra e Calliope.

Con un titolo asciutto e risoluto, la mostra TUFFFO intende esprimere metaforicamente l’azione possibile dell’arte come cifra di un’esistenza totale, in cui ogni frammento diviene l’Intero.

In questo senso, il tuffo simboleggia l’unione completa tra l’uomo e gli elementi vitali; saldamente radicato in terra, il corpo viene lanciato a librarsi nell’aria per poi frangere la superficie ed avvolgersi d’acqua. Un breve istante in cui si racchiudono le infinite mutazioni della specie umana, un attimo in cui ripercorrere i continui cambiamenti di prospettiva ai quali l’uomo si è adattato, finendo per rivestirsi di una natura duttile, proteiforme, incessantemente protesa verso il cambiamento.

Nel tuffo è racchiusa quella dimensione di rischio, di sfida, di rottura del consuetudinario che libera le emozioni e si fa “evento”, non più semplice gestualità. Ma il tuffo, ad un livello più profondo, condensa e raffigura in una singolarità assoluta la fluida ripetizione del vivere, e lo fa proprio esprimendosi come trauma, come bisogno istantaneamente avvertito dal corpo e dalla mente di conciliarsi con il nuovo ambiente. Esso ricapitola tutti i microtraumi e le omeostasi che continuamente il nostro corpo richiede per adattarsi alla realtà, abituale, certo, ma perennemente mutevole, che lo circonda.

TUFFFO dunque come metafora di un’arte che esplora la vita, che vuole essere vita rivelata in tutta la sua intensità e drammaticità (quella del tuffo al cuore), ma anche nella sua giocondità. Un’arte che svela e nasconde, che afferra un frammento rendendolo simbolo, che conduce nelle profondità del vivere e del sentire per poi lasciar riaffiorare e spiaggiare: un’arte che è sfida, trascendimento oltre e verso…

Ma anche gioco e leggerezza, per rendere lieve la vita; non (solo) puro atletismo, invece spontanea alchimia di regole e libertà per un’azione che, in qualsiasi contesto svolta, rappresenta per chiunque un atto unico di infinita fiducia, riprodotta nelle singole eccelse prove (il tuffo nel vuoto di Yves Klein, per dire) e nei tuffi multipli e gioiosi che fanno tutti i giovani, allegramente e senza troppo pensare.

In estate l’Italia brulica di mostre temporanee nei centri di fermento turistico, nei musei e nelle piazze gremite: Aria con col suo TUFFFO rende omaggio a tutte le istituzioni e agli artisti in vacanza.

La Torre di Mola affacciata sul porto di Formia idealmente congiunge i fronti di terra e mare. Non rinunciando all’auto-ironia, che sposta coi villeggianti anche la ricerca artistica in esposizione in piena estate, in uno splendido porto come quello di Formia, luogo di villeggiatura e svago, fa si che TUFFFO, da mostra visiva con tre effe per essere sonora e spettacolare, un po’ teatralmente divenga un “tuffo notturno nel mare di mezz’estate”.

Nell’inedito evento espositivo TUFFFO si mettono in mostra rappresentazioni d’arte variamente artificiali e, tra ambientazioni video, immagini, sculture e installazioni, si espande in ogni sala della torre quella sfida di non lanciare sassi in acqua ma tuffare se stessi comunque, per prospettare ancora sulla superficie, al posto degli anelli concentrici, quadrati e quadrati.

Ed in mostra con artisti visivi per dare credito all’azione ed allo spostamento fisico, sono presenti anche tre realtà del teatro di ricerca: all’installazione sulle mura della Torre di Mola realizzato da Riccardo Caporossi si aggiungono la performance di Roberta Nicolai- triangolo scaleno teatro, interprete Enea Tomei nel corso dell’inaugurazione e, venerdì 16 agosto, la Zattera di Babele diretta da Carlo Quartucci, con Carla Tato’ in collaborazione con Lino Strangis, per chiudere, venerdì 23, con un’azione ideata dallo stesso Riccardo Caporossi con la presenza dell’attore Vincenzo Preziosa.

Esposte negli spazi della Torre di Mola anche le pagine del quarto numero di ARIA intitolato
C’ERA UNA VOLTA , UNA VOLTA SOLA.
Il tema della rivista prende spunto dalla consolidata frase che apre la fabula. ARIA, attraverso i suoi numerosi interventi visivi, si interroga su ciò che si è visto, ascoltato, ma si è perso, lasciando tracce di memorie frammentarie e, nonostante ciò, ancora raccontabili. Memorie che si fanno pensieri e forme e che spesso si coagulano in una immagine saliente, insostituibile. Ecco dunque la fascinazione che, di un’intera storia, permette una sintesi figurale, una fissità cui mira spesso l’arte contemporanea ma che, sempre nuovamente, rimette in movimento prospettando nuove vie all’immaginario.

All’interno di ARIA n. 4 “C’era una volta, una volta sola” sono:
Nicola Alessandrini, Paolo Angelosanto, Massimo Arduini, Edoardo Aruta, Gianni Asdrubali, Paolo Assenza, Sara Basta, Teal Baskerville, Paolo Bielli, Tomaso Binga, Pino Boresta, Pino Buffa, Alessandro Calizza, Daniele Canonica, Daniele Carlo Maria Casaburi, Consuelo Celluzzi, Izumi Chiaraluce, Paolo Consorti, Mario Cuppone, Daniele Contavalli, David Pompili Davil, Michele de Luca, Carlo De Meo, Stefania de Mitri, Laura Della Gatta, Mauro Di Silvestre, Massimo Diosono, Ermanno Dosa, Santino Drago, Epvs, Stefania Fabrizi, Simona Frillici, Werther Germondari, Dario Ghibaudo, Rebecca Goldman, Sandra Hauser, Micaela Lattanzio, Ovidiu Leuce, Franco Losvizzero, Tiziano Lucci, Salvatore Mauro, Pablo Mesa Capella, Ugo Magnanti, Rita Mandolini, Paulina Mikol Spiechowicz, Veronica Montanino, Armando Moreschi, Lisa Nonken, Omino 71, Cristiano Petrucci, Gufo Piacentini, Serena Piccinini, Claudia Quintieri, Paola Ricci, Anna Romanello, Fabrizio Sacchetti, Jack Sal, Guendalina Salini, Maurizio Savini, Ananya Sikand, Lino Strangis, Danilo Torre, Chelsea Torres, Gian Maria Tosatti, Francesca Tulli, Jaqueline Tune, Vado, Paola Romoli Venturi, Daniele Villa, Fiorenzo Zaffina, un disegno di Luigi Ontani ed un testo poetico di Valentino Zeichen.

info: redazionearia@gmail.com
Direttore Responsabile: Maurizio Tatangelo
Direttore artistico: Carlo De Meo
Responsabile di Redazione: Cristiana Pacchiarotti
Redazione: Arianna Bonamore, Pino Boresta, Tania Campisi, Francesco Nucci, Giovanni Piacentini 

Fuori contesto Manifesta 7




Fuori contesto

Parallel Event to Manifesta 7





Curated by Daria Filardo, Gino Gianuizzi and Cecilia Guida
7 – 25 July 2008
Spaces of public advertisements of Rovereto, Trento and Bolzano

A project in collaboration with Parallel Events yo Manifesta 7
and with the patronage of the Municipality of Trento.
After Bologna and Milan hundreds of yellow posters will invade main streets of Rovereto, Trento and Bolzano from 7th to 25th july during "Manifesta 7".

Fuori contesto proposes words in the place of images. Words out of context because they are printed on 70x100 cm posters and diffused in spaces where public advertisements are affixed. The posters co-exist with the plethora of messages (from the media/advertising/information sectors, etc.) that invade the visual horizon of the city.

Fuori contesto asks these words to infiltrate their surroundings, to be simultaneously light and significant.
The intent is to present an invasion of signs that, for their difference from the posters all around them, provoke an unexpected effect and distract the reader from his or her habitual urban landscape, structured as conceptual in its spatial organization. The aim is to provoke an interruption, capture one’s attention, and divert the normal course of one’s perception of the everyday, introducing a creative and active environment.

To fulfill this goal, we have called thirty-two Italian artists, inviting them to propose a sentence without an imposed theme to which they must adhere, and with the sole condition that the sentence contain only one period.
The initiative will evolve in various stages, thought of as a strategy of invasion and of re-appropriation of the urban space. The idea is also to expand each time the number of the partecipants by involving artists who live and work in the area.

Mario Airò, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Luca Bertolo, Pino Boresta, Anna Valeria Borsari, Gea Casolaro, Annalisa Cattani, CuoghiCorsello, Emilio Fantin, Michael Fliri, Alberto Garutti, The Grossi Maglioni Magic Duo, Domenico Mangano, Amedeo Martegani, Fabio Mauri, Marzia Migliora, Mocellin/Pellegrini, Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Giancarlo Norese, Paolo Parisi, Alessandro Piangiamore, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Mili Romano, Adriana Torregrossa, Cesare Viel, Luca Vitone, Alberto Zanazzo, Zimmerfrei.

Grazie! Vi faremo sapere.


Fuori contesto 2008
              


     





















                                                                                                                      


1° Tappa: Bologna off Artefiera.
2° Tappa: Milano off Miart.
3° Tappa: Faenza C festival arte contemporanea.
4° Tappa: Milano inContemporanea.
5° Tappa: Bolzano, Trento, Rovereto off Manifesta 7.

A cura di Daria Filardo, Gino Gianuizzi e Cecilia Guida
Fuori contesto propone parole: un’invasione di segni che per la loro differenza da quelli che hanno vicino provocano un effetto di straniamento.
fuori contesto chiede alle parole di infiltrarsi, di essere allo stesso tempo leggere e significative.
Per questo abbiamo chiamato numerosi artisti italiani invitandoli a proporre una frase senza un tema imposto da rispettare e con la sola condizione che questa contenesse un solo punto (inteso come segno di punteggiatura).
Le parole al posto delle immagini, le parole fuori contesto perché stampate su manifesti 70×100 cm e diffuse negli spazi delle pubbliche affissioni si trovano a convivere insieme con la pletora di messaggi (mediatici/pubblicitari / informativi/ecc.) che invadono l’orizzonte visivo della città.
L’intento e’ quello di distrarre il lettore dal suo abituale paesaggio urbano, strutturato nell’organizzazione spaziale come concettuale.
La volontà e’ di provocare un’interruzione, catturare l’attenzione e sviare il normale corso della percezione della quotidianità introducendo una condizione creativa e attiva.
Per il progetto sono stati invitati a partecipare trentadue artisti che, nella tappa di Bologna, hanno portato le loro parole negli spazi destinati alle affissioni dei manifesti pubblicitari in giro per la città come pure sulla parete di un container posizionato fuori dall’edificio di Arte Fiera.
L’iniziativa si svilupperà in più tappe, pensate come una strategia di invasione e di riappropriazione dello spazio urbano.
Mario Airo’, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Luca Bertolo, Pino Boresta, Anna Valeria Borsari, Gea Casolaro, Annalisa Cattani, CuoghiCorsello, Emilio Fantin, Michael Fliri, Alberto Garutti, The Grossi Maglioni Magic Duo, Domenico Mangano, Amedeo Martegani, Fabio Mauri, Marzia Migliora, Mocellin/Pellegrini, Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Giancarlo Norese, Paolo Parisi, Alessandro Piangiamore, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Mili Romano, Adriana Torregrossa, Cesare Viel, Luca Vitone, Alberto Zanazzo, Zimmerfrei.

mercoledì 31 luglio 2013

Prosegue l’installazione di Anna Paola Cibin

Prosegue l'installazione di Anna Paola Cibin

Ecco alcune immagini dello special project "NO MORE ROOM IN THE LAGOON" realizzato dall'artista Anna Paola Cibin a Venezia – sua città natale – esattamente presso la Tessitura Luigi Bevilacqua ed inaugurato il 30 maggio scorso. Si tratta di un'installazione di 14 pesci molto grandi e coloratissimi che fluttuano sospesi su una terrazza nel cielo veneziano, visibili anche di notte visto che sono illuminati da diverse luci colorate.

Se volete andare a Venezia per vedere questa magnifica realizzazione direttamente con i vostri occhi trovate tutte le informazioni che vi servono a questo link oppure sulla pagina facebook di Anna Paola Cibin.

 

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