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lunedì 12 febbraio 2018

Art Capital a Parigi: tra gli espositori anche due artiste parmigiane

Giovanna Tomasi e Welleda Tomasi Cantù espongono al Grand Palais di Parigi per Art Capital



La madrina del magmatismo Giovanna Tomasi continua a vivere attraverso le sue opere grazie alla madre Welleda Tomasi Cantù

Art Capital è il principale evento della comunità artistica francese e internazionale con espositori e visitatori che provengono da tutto il mondo, che viene organizzato al Grand Palais di Parigi sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. 

Annoverato nella tradizione storica dei salotti artistici, Art Capital è nato dall'unione di diversi saloni: Confronti, il Salone degli Artisti Francesi, Disegno e pittura con l'acqua e il Salone degli Artisti Indipendenti. 

Negli anni è divenuto il più importante momento di incontro e di riflessione sulla creazione artistica: riunisce infatti tutte le forme di espressione e consente l'incontro tra artisti, amanti dell'arte, galleristi e collezionisti, diventando fucina dei grandi artisti di domani e precursore di correnti artistiche all'avanguardia.

Quella del 2018 sarà un’edizione particolarmente ricca, con oltre duemila artisti provenienti da tutto il mondo, e sarà inaugurata con un vernissage esclusivo su invito domani martedì 13 febbraio alla presenza del Ministro della Cultura francese Madame Françoise Nyssen e aperta al pubblico dal 14 al 18 febbraio 2018.

Tra le rappresentanti italiane che espongono alla mostra parigina due artiste parmigiane Giovanna Tomasi e Welleda Tomasi Cantù.

Giovanna Tomasi, madrina della corrente artistica denominata "Magmatismo" e prematuramente scomparsa alcuni anni fa, continua a vivere e vivrà per sempre attraverso le sue opere, che grazie alla madre vengono esposte in importanti kermesse artistiche in Italia e all'Estero.

Art Capital è allestita in uno dei più bei palazzi storici di Parigi, il Grand Palais, ed è un evento dinamico e multiforme, come l’arte di Giovanna Tomasi, che ha saputo precorrere i tempi e le modalità di espressione artistica contemporanea.

Giovanna Tomasi con la sua opera “Venere degli Abissi” in esposizione ad Art Capital 2018

Pittori, scultori, incisori, fotografi, architetti, artisti e talenti in genere, si incontrano ogni anno a Parigi dal 1884, anno di fondazione della Società degli Artisti Indipendenti, che da allora organizza il salone.

Giovanna Tomasi, commemorata pochi mesi fa nella Chiesa degli Artisti di Roma a cinque anni dalla prematura scomparsa, partecipa ad Art Capital 2018 con un’opera particolare: la "Venere degli Abissi", creata con reti, conchiglie, stelle marine magmate tra di loro e ricoperte d'oro.

L’artista parmigiana, a pieno titolo è considerata la fautrice della corrente artistica denominata “Magmatismo”, che consiste nel “magmare” appunto gli oggetti del vivere quotidiano, i momenti della vita, fissandoli con l'oro, l'argento e il rame.

Quel “ferma l’attimo” o “carpe diem” che permette di cogliere e immortalare un istante, una sensazione, un vissuto, per renderlo eterno e fruibile nel tempo.

Tante le sue partecipazioni ad importanti eventi artistici parigini: oltre ad Art Capital, varie edizioni del Salon du Patrimoine Culturel che si tiene al Carousel du Louvre, ma anche esposizioni a Montecarlo, Firenze e Roma, diventata la sua residenza principale negli ultimi anni.


Un particolare dell'opera di Giovanna Tomasi esposta ad Art Capital 2018

Giovanna Tomasi è figlia d’arte, cresciuta in un ambiente stimolante e ricco di ispirazioni artistiche.

La madre, Welleda Tomasi Cantù, sensibile pittrice di origine parmigiana, ma proiettata da sempre in una dimensione metafisica, propone nei suoi quadri olio su tela soprattutto natura e soggetti floreali, in particolare dipinge girasoli, a cui è particolarmente legata.

La pittrice Welleda Tomasi Cantù

Per la partecipazione ad Art Capital 2018 Welleda Tomasi Cantù ha dipinto un quadro che raffigura un bosco autunnale, dal titolo "Il bosco incantato", che ha già iniziato a perdere il manto di foglie per dar spazio ai colori tenui dell’autunno. 

Rappresenta lo scorrere del tempo e della vita, che a volte costringe a fermarsi e a prendere un momento di riflessione, a fare un bilancio e a riflettere sul nostro futuro.

L'opera in esposizione al Grand Palais di Welleda Tomasi Cantù – “Il bosco incantato” – olio su tela, 100x80 cm, anno 2018

Welleda Tomasi Cantù annovera importanti esposizioni in Italia, ma soprattutto all'estero, oltre a Montecarlo Parigi che frequenta annualmente dal 2006, anche a New York con un appuntamento fisso che la vede protagonista ad aprile di ogni anno.

Rientrare nel parterre degli artisti che espongono al Grand Palais, non solo è motivo di orgoglio per la pittrice parmense, ma le consente di continuare ad esporre anche le opere della figlia Giovanna, a mantenere in vita il suo ricordo e a sentirla sempre presente.

La kermesse artistica parigina Art Capital è visitabile mercoledì 14, venerdì 16 e domenica 18 febbraio dalle ore 11.00 alle ore 20.00, giovedì 15 e sabato 17 febbraio 2018 dalle 11.00 alle 22.00

Francesca Caggiati

mercoledì 16 agosto 2017

Salerno / MARCEL DUCHAMP 1887 - Area di Confine Porta Duchamp

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
PAVILION  LAUTANIA  VIRTUAL  VALLEY  / 1887 - Kurt Schwitters & Marcel Duchamp “UNIVERSI  POSSIBILI / Verso La Globalità Intelligente”  a cura di  Giovanni Bonanno. 

Dal 6 maggio 2017 al 26 novembre 2017

Due proposte  internazionali presentate in contemporanea con la 57th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2017. 
     
MARCEL  DUCHAMP  / 1887 – Area di Confine  Porta Duchamp
Mostra collettiva internazionale  dedicata  a  Marcel Duchamp
a cura di Giovanni  Bonanno / Secondo  evento  contemporaneo ed indipendente  progettato in concomitanza con la 57th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2017
Dal 28 agosto al 26 novembre 2017
Inaugurazione:  lunedì  28 agosto  2017,  ore 18.00
Ophen Virtual Art Gallery, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
e-mail:  bongiani@alice.it   
Web Gallery:
http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00 

Per i 130 anni dalla nascita  di  Marcel Duchamp (Blainville-Crevon, 28 luglio 1887 – Neuilly-sur-Seine, 2 ottobre 1968), lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery in occasione della 57° Biennale di Venezia 2017, intende dedicare l’attenzione come evento indipendente e contemporaneo presso il “Pavilion  Lautania  Virtual  Valley”   a Marcel Duchamp e Kurt Schwitters    che riassumono compiutamente il concetto  di   indagine intesa come il luogo privilegiato per rilevare i sogni e le utopie che nella dimensione metafisica e mentale suggeriscono  mondi e immaginari collettivi.  Nell’assemblage tridimensionale “Etant Donnés” Duchamp lavora in gran segreto nell'ultimo ventennio della sua vita. Nel 1968, al momento di lasciare New York per andare a trascorrere l'estate in Europa, il lavoro è ormai ultimato e Marcel prima di morire si preoccupa di organizzare la sua presentazione finale preparando un manuale di istruzioni per il montaggio della costruzione, accludendo fotografie, note e un modellino in scala. L’opera  ancora assai poco conosciuta nasce nel bisogno  di porsi al di là, di definire  e mettere in forma totale una possibile estensione dell’altro, nella  necessità  ulteriore di metabolizzare la  realtà. Un’invenzione giocata a tutto campo su  proiezioni di frammenti e“universi possibili”, tra la libertà della creazione e la globalità intelligente del fare arte. In questa   seconda collettiva internazionale sono presenti 72 opere di altrettanti importanti artisti  che hanno voluto  condividere  tale proposta come artisti di frontiera  a margine  di un  possibile confine e spartiacque al  sistema omologato  dell’arte ufficiale. 

Artisti: 
Marcel Duchamp, Francia I Ruggero Maggi, Italia I John M. Bennett, Usa I Luisa Bergamini, Italia I Vittore Baroni, Italia I Fernanda Fedi, Italia I Emilio  Morandi, Italia I Pier Roberto Bassi, Italia I Mauro Molinari, Italia I Rosa Gravino, Argentina I Leonor Arnao, Argentina I Linda Paoli,  Italia I  Lancillotto  Bellini, Italia I Anna Boschi, Italia I Stathis Chrissicopulos, Grecia I Rosalie Gancie,  Usa I Daniele  Virgilio, Italia I Antonio  De Marchi Gherini, Italia I Claudio Grandinetti, Italia I  Carmela Corsitto,  Italia I Alfonso  Caccavale, Italia I Maya Lopez Muro, Italia I Franco Altobelli, Italia I Lucia Spagnuolo,  Italia I Clemente Padin, Uruguay I Renata e Giovanni Strada, Italia I Willemien Visser, Germania I Bruno Cassaglia, Italia I Lamberto Caravita, Italia I C. Mehrl  Bennett, Usa I Borderline Grafix, Usa I Daniel  Daligand,  Francia I Carlo Iacomucci, Italia I Mabi Col, Italia I Guido Capuano, Italia I Francesco Aprile, Italia I Gino Gini, Italia I Pascal Lenoir, Francia  I Adolfina De Stefani, Italia I Carl Baker,  Canada I Virginia Milici, Italia I Oronzo Liuzzi, Italia I Giovanni Bonanno,  Italia I Marcello  Diotallevi,  Italia I Donjon Evans, Usa Maria Josè Silva - MIZE', Portugal Laura Agostini,  Italia I David Drum, Usa I Lilian Pacheco, Brasile I Antonio Sassu, Italia I Jacob de Chirico, Italia I Cesar Reglero Campos, Spagna I Domenico Severino, Italia I Roberto Scala, Italia I Angela Caporaso, Italia I Claudio Romeo, Italia I Cinzia Farina, Italia I Marina  Salmaso, Danimarca I Maribel Martinez, Argentina I Rosanna Veronesi, Italia I Remy  Penard, Francia I Fulgor C. Silvi,  Italia I Mighel  Jimenez, Spagna I Ramona Palmisani, Italia I G. Franco  Brambati, Italia I Rossana Bucci, Italia I Rolando  Zucchini, Italia I Cecilia Bossi, Italia I Maria Teresa Cazzaro, Italia I Mauro Dal Fior, Italia I Joey  Patrickt, Usa  I Josè Luis Alcalde Soberanes, Mexico.


BIOGRAFIA 
MARCEL DUCHAMP (1887-1968) Biografia Henri-Robert-Marcel Duchamp nasce il 28 luglio 1887 nei pressi di Blainville, in Francia. Nel 1904 frequenta i corsi di pittura all'Académie Julian fino al 1905. Le sue prime opere sono di stile postimpressionista. Espone per la prima volta nel 1909 al Salon des Indépendants e al Salon d'Automne di Parigi. I suoi dipinti del 1911, in stretto rapporto con il cubismo, tendono tuttavia a rappresentare immagini successive di un corpo in movimento. Nel 1912 dipinge la versione definitiva di Nudo che scende le scale: l'opera viene esposta al Salon de la Section d'Or dello stesso anno e in seguito, nel 1913, all'Armory Show di New York, dove susciterà grande scalpore. Le idee iconoclastiche e radicali di Duchamp precorrono la nascita del movimento Dada, che avverrà a Zurigo nel 1916. Dal 1913, abbandonati la pittura e il disegno tradizionali, si dedica a forme d'arte sperimentali elaborando disegni meccanici, studi e annotazioni che verranno inclusi nella sua grande opera degli anni 1915-23, La sposa messa a nudo dai suoi scapoli, anche. Nel 1914 realizza i primi “readymade” (oggetti di uso comune, a volte modificati, presentati come opere d'arte) destinati ad avere effetti rivoluzionari per molti pittori e scultori. Nel 1915 Duchamp soggiorna per la prima volta a New York. Dalla metà degli anni '30 collabora con i surrealisti e partecipa alle loro mostre. Si stabilisce in modo definitivo a New York nel 1942 e diviene cittadino statunitense nel 1955. Negli anni '40 è in contatto con i surrealisti emigrati a New York e con essi espone varie volte. Nel 1946 comincia a realizzare Etant donnés, un grande assemblage al quale lavorerà segretamente per i successivi vent'anni. Muore a Neuilly-sur-Seine, nei pressi di Parigi, il 2 ottobre 1968. 

giovedì 17 dicembre 2015

Collettiva Internazionale “OTTANTA BEN VAUTIER”



SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY 2.0
Via S. Calenda, 105/D - Salerno

OTTANTA BEN VAUTIER

Collettiva Internazionale con la partecipazione
di 102 artisti contemporanei
a cura di Giovanni  Bonanno
Dal 21 dicembre 2015  al  27 marzo 2016
Inaugurazione: lunedì 21  dicembre 2015, ore 18.00
Salerno Tel/Fax 089 5648159
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00


S’inaugura  lunedì 21  dicembre 2015, alle ore 18.00, la mostra  collettiva internazionale “Add &  Return” a cura di Giovanni Bonanno dal titolo:OTTANTA  BEN  VAUTIER  che lo Spazio  Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista francese, in concomitanza con la ricorrenza del suo ottantesimo compleanno, proponendo una importante mostra collettiva  con  102 artisti di diversa nazionalità in contemporanea alla retrospettiva del Museum Tinguely  di Basilea in Svizzera.  

Ben Vautier è nato a Napoli nel 1935, ha trascorso la giovinezza tra Napoli, Francia, Turchia, Egitto, Grecia e Svizzera, per poi approdare definitivamente a Nizza nel 1949.  Inizia il suo percorso artistico all'inizio degli anni cinquanta con  una serie di lavori  astratti, per poi, nei primi anni Sessanta  condividere la poetica dadaista di  Marcel Duchamp. Alla fine degli anni Cinquanta è in contatto con il gruppo dei Nouveaux Réalistes e con gli artisti dell’École de Nice - César, Arman, Yves Klein.  Verso il 62’  conosce Gorge Maciunas e si avvicina al movimento neodadaista Fluxus condividendo la poetica e diventando ben presto  un  esponente di primo piano di questo  interessante movimento artistico.  Proprio negli anni 60’,  l’artista francese  teorizza il concetto "per cambiare l'arte bisogna cambiare l'ego", una  riflessione estetica, critica ed autocritica  condotta principalmente attraverso i suoi "lavori ed (anche) con i testi teorici, le performances e le conferenze. 

Un “enfant  terrible” che utilizza e si appropria di tutto quello che trova; da questo momento in poi, Vautier incomincerà  a firmare qualsiasi cosa e ben presto approderà ad una sorta di  pittura ad acrilico su fondi neri unendo assieme scrittura infantile e disegni  fumettistici. Gli anni Novanta sono determinati da una serie di lavori all'insegna della contraddizione  e della provocazione sviluppando il concetto di “arte totale” inteso come atto creativo che sconfina  volutamente nella vita.  Infatti, con le opere scritte l’artista intuisce che la parola è il fulcro della propria ricerca artistica, di un’idea  che si fa parola e anche dubbio e riflessione. Brevi frasi  con una grafia dal tratto infantile e apparentemente elementare  sono essenziali per suscitare  nel fruitore una sorta di riflessione,  resa ancora più significativa perché  immessa nel circuito dell’arte ufficiale; il gesto dell’artista e la sua firma, sono determinanti per  rendere  importante qualsiasi azione banale e consueta come la scrittura. Una scrittura dal tratto decisamente ingenuo, deprivata  dall’eleganza e dalla propria fisicità. Un pensiero “apparentemente privo di limiti che si posiziona  sempre sull’azzardo, sul crinale  pericoloso del completo azzeramento dei valori”, come giustamente ci suggerisce Georges Braque: «Occorre avere sempre due idee, una per distruggere l’altra». Di certo, quella di Ben è la poetica infame “dell’attrito e della riflessione” in cui parole, aforismi, scritte, metafore, frasi apparentemente senza senso,  ci spingono  a dubitare  delle nostre certezze che in un attimo possono trasformarsi in  cenere. 

Artisti presenti:
Ben Vautier, Mirella Bentivoglio, Luc Fierens, Rosa Gravino, Pascal Lenoir, Clemente Padin, Karl - Friedrich Haker,  Linda Paoli, Michel Della  Vedova, C. Mehrl Bennett, Ruggero  Maggi,  Fernanda Fedi, Rolando Zucchini, Carla Bertola, Sophia Martinou, Julien Blaine, Stathis Chrissicopulos, Antonio Sassu, Masayuki  Koorida, Ever Arts, Jacob de Chirico, G. Galantai, Katerina  Nikoltsou, Jurgen O. Olbrich, Serse Luigetti, Giovanni Bonanno, Lancillotto Bellini, Vittore Baroni, Giuseppe Luca Torraco, Gian Paolo Roffi, Mauro Molinari, Reid Wood, Marina  Salmaso, Ko de Jonge, Dimitry Babenko, Gino Gini, Nicolò D'Alessandro, Carlo Iacomucci, David Dellafiora, Linda Pelati, Debora Bernardi, M. P. Fanna Roncoroni Lilian Pacheco, Rémy Pénard, Daniel Daligand, Pedro Bericat, Antonio Conte, Miguel Jimenez,  Ana Garcia, Daniel De Culla', Lorenzo Lome  Menguzzato, Francesco Aprile, Fernando Andolcetti, Antonio Amato, Claudio Parentela, Lucia Spagnuolo, Fulgor C. Silvi, Juan Lopez De Ael, Pier Roberto Bassi,  Santini Del Prete,  Roberto Formigoni, Giancarlo Pucci, Emilio Morandi, Alfonso Caccavale, Gabriella Gallo, Domenico Ferrara Foria, Guido Capuano, Marta  Caccaro, John Held Jr.,  Michal Bycko, Bruno Cassaglia, Eugenio Giannì, Claudio Grandinetti, Fausto Paci, Angela Caporaso, G. Franco Brambati, Francesco Mandrino, Borderline Grafix, Cecilia Bossi, Claudio Romeo,  Rosanna Veronesi, Renata e Giovanni Stradada, Roberto Scala,  Waster Paper Co, Mike Dyar - Eat art, Domenico Severino, Maurizio Follin, Horst  Tress, Inêz Oludé Da Silva, Maria Josè Silva – Mize,  Cesar Reglero, Monica Michelotti, Rossella Ricci, Adriano  Bonari, Arturo Fallico, Manuel Ruiz Ruiz, Walter Pennacchi, Massimo Medola, Stiliachus, Antonio Monsinho, Bruno Sayao, Roberto Zito.


 OTTANTA BEN VAUTIER
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY 2.0
Via S. Calenda, 105/D  - Salerno
21 dicembre 2015 – 27  marzo 2016
Inaugurazione: lunedì 21  dicembre 2015, ore 18.00
Orario: tutti i giorni ore 00.00 - 24.00
e-mail: bongiani@alice.it     

Web Gallery 2.0:  http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Ufficio stampa: - bongiani@libero.it 




 VIRTUAL ART GALLERY SPACE OPHEN 2.0
Via S. Calenda, 105 / D - Salerno
EIGHTY BEN VAUTIER
Collective International with the participation
102 contemporary artists
by Giovanni Bonanno
Since 21 December 2015 al 27 March 2016
Opening: Monday, December 21, 2015, 18:00
Salerno Tel / Fax 089 5648159
                                   Open all day every day from 00.00 to 24.00                                 

Inaugurated Monday, December 21, 2015, at 18.00, the international exhibition "Add & Return" by Giovanni Bonanno entitled: "EIGHTY BEN VAUTIER" that Space Ophen Virtual Art Gallery of Salerno devoted to the French artist, in coinciding with the celebration of his eightieth birthday, offering an important exhibition with 102 artists of different nationalities at the same time to the retrospective at the Museum Tinguely in Basel, Switzerland.
Ben Vautier was born in Naples in 1935, he spent his youth in Naples, France, Turkey, Egypt, Greece and Switzerland, before moving permanently in Nice in 1949. He began his artistic career in the early fifties with a series of abstract works, then, in the early sixties share poetic Dadaist Marcel Duchamp. At the end of the Fifties it is in contact with the group of New Realists and the artists of the Ecole de Nice - César, Arman, Yves Klein. Around 62 'knows George Maciunas and approaches the neo-Dadaist Fluxus movement sharing the poetic and soon became a leading figure of this exciting artistic movement. Just in the 60 ', the French artist theorizes the concept "to change the art must change the ego," an aesthetic reflection, criticism and self-criticism conducted principally through its "work and (also) with the theoretical texts, the performances and lectures.

An "enfant terrible" that uses and appropriates all that is; from now on, Vautier begin to sign anything and soon will arrive to a kind of painting in acrylic on funds blacks joining together writing childish drawings and comics. The Nineties are determined by a series of works dedicated to the contradiction and provocation developing the concept of "total art" as an act of creation that borders deliberately in life. In fact, with the written works the artist understands that the word is the center of his artistic research, an idea that has something to say and also doubt and reflection. Short phrases with a handwriting from childish and apparently elementary are essential to arouse in the viewer a kind of reflection, made all the more significant because it entered in the circuit of official art; the artist's gesture and his signature, are fundamental to making any important action banal and usual as writing. A scripture from the stretch very naive, deprived by the elegance and physicality. A thought "apparently without limits that always positions on chance, on the ridge of the complete elimination of the dangerous values", as rightly suggests Georges Braque: "We must always have two ideas, one to destroy the other." Certainly, that Ben is the poetic infamous "friction and reflection" in which words, aphorisms, written, metaphors, apparently meaningless phrases, push us to question our certainties that in a moment can turn into ashes.

Featured artists:

Ben Vautier, Mirella Bentivoglio, Luc Fierens, Rosa Gravino, Pascal Lenoir, Clemente Padin, Karl - Friedrich Haker,  Linda Paoli, Michel Della  Vedova, C. Mehrl Bennett, Ruggero  Maggi,  Fernanda Fedi, Rolando Zucchini, Carla Bertola, Sophia Martinou, Julien Blaine, Stathis Chrissicopulos, Antonio Sassu, Masayuki  Koorida, Ever Arts, Jacob de Chirico, G. Galantai, Katerina  Nikoltsou, Jurgen O. Olbrich, Serse Luigetti, Giovanni Bonanno, Lancillotto Bellini, Vittore Baroni, Giuseppe Luca Torraco, Gian Paolo Roffi, Mauro Molinari, Reid Wood, Marina  Salmaso, Ko de Jonge, Dimitry Babenko, Gino Gini, Nicolò D'Alessandro, Carlo Iacomucci, David Dellafiora, Linda Pelati, Debora Bernardi, M. P. Fanna Roncoroni Lilian Pacheco, Rémy Pénard, Daniel Daligand, Pedro Bericat, Antonio Conte, Miguel Jimenez,  Ana Garcia, Daniel De Culla', Lorenzo Lome  Menguzzato, Francesco Aprile, Fernando Andolcetti, Antonio Amato, Claudio Parentela, Lucia Spagnuolo, Fulgor C. Silvi, Juan Lopez De Ael, Pier Roberto Bassi,  Santini Del Prete,  Roberto Formigoni, Giancarlo Pucci, Emilio Morandi, Alfonso Caccavale, Gabriella Gallo, Domenico Ferrara Foria, Guido Capuano, Marta  Caccaro, John Held Jr.,  Michal Bycko, Bruno Cassaglia, Eugenio Giannì, Claudio Grandinetti, Fausto Paci, Angela Caporaso, G. Franco Brambati, Francesco Mandrino, Borderline Grafix, Cecilia Bossi, Claudio Romeo,  Rosanna Veronesi, Renata e Giovanni Stradada, Roberto Scala,  Waster Paper Co, Mike Dyar - Eat art, Domenico Severino, Maurizio Follin, Horst  Tress, Inêz Oludé Da Silva, Maria Josè Silva – Mize,  Cesar Reglero, Monica Michelotti, Rossella Ricci, Adriano  Bonari, Arturo Fallico, Manuel Ruiz Ruiz, Walter Pennacchi, Massimo Medola, Stiliachus, Antonio Monsinho, Bruno Sayao, Roberto Zito.


"EIGHTY BEN VAUTIER"
VIRTUAL ART GALLERY SPACE OPHEN 2.0
Via S. Calenda, 105 / D - Salerno

December 21, 2015 - March 27, 2016
Opening: Monday, December 21, 2015, 18:00
Hours: daily 00.00 - 24.00
Press: - bongiani@libero.it

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