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domenica 10 luglio 2016

MARA e MARIO VESPASIANI - Matrimonio del Cielo e della Terra


MARA e MARIO VESPASIANI
Matrimonio del Cielo e della Terra
La performance


Domenica 10 luglio 2016 alle 10,00 presso il Duomo di Fermo si uniranno in matrimonio l'artista Mario Vespasiani e la musa Mara, alle ore 18 presso la Villa Vinci antistante alla Cattedrale si terrà la loro performance dal titolo Matrimonio del Cielo e della Terra. Un'operazione artistica dall'alto valore simbolico che nel Giardino delle rose coinvolgerà anche gli invitati, i quali condivideranno questa unione che si apre all'intero creato. 

Dal caos al cosmo si assisterà dunque alla formazione di un contesto che passa dal buio alla luce fino alla manifestazione dei quattro elementi naturali, per concludersi con la comparsa della coppia che ruotando si incontra, affondando le proprie radici in un suolo comune, per poi come un albero innalzarsi e fruttificare. 

Mario e Mara avendo sempre vissuto la loro esperienza spirituale in stretto contatto col respiro della natura hanno voluto rimarcare con questo happening il momento in cui si affacciano trasformati, non più distinti ma uniti tra loro, con le persone e col paesaggio. La performance guidata dal ritmo dei tamburi, dal movimento dei ventagli e delle sete, descrive il momento in cui l'energia caotica primordiale, ordinandosi mette in relazione l'affetto degli amici con la potenza universale, per esprimersi nella relazione di coppia che si apre verso l'esterno. 

Mario e Mara si fanno partecipi di un atto poetico, in cui l'umano assorbe il flusso vitale con la sua presenza, in contatto sia con la materia che con gli elementi invisibili. In questo modo la creazione sembrerà rigenerarsi perché nel mondo come nel matrimonio se dovesse cessare anche per un solo instante, entrambi si distruggerebbero: la performance è dunque un inno alla crescita, alla vita, all'amore.


Domenica 10 luglio alle ore 18 
Giardino delle Rose di Villa Vinci
Fermo




Mario e Mara formano una delle storiche coppie dell'arte contemporanea italiana. Mario è un giovane artista visivo che sta aggiornando i codici della pittura, Mara è una donna mediterranea, considerata una delle vere Muse per la rara capacità di comunicare un immaginario senza tempo. Da sempre fonte di ispirazione per dipinti, fotografie e video presentati su tutto il territorio nazionale, le opere che la ritraggono sono esposte in permanenza in diverse chiese, musei, fondazioni come in collezioni private. Nel 2015 ha posato nel ruolo di Madonna nel Palio dell'Assunta e di prima dama del corteo storico in occasione della Cavalcata di Fermo. Le sono stati dedicati un cortometraggio e tre libri fotografici dal titolo Mara as Muse.

Mario Vespasiani

Mario Vespasiani (San Benedetto del Tronto, 1978) è un artista visivo italiano.

La ricerca

Fin dall'esordio è sempre stato considerato una figura indipendente e al di fuori delle attuali tendenze artistiche, anche grazie ad una ricerca che non ha riferimenti analoghi. Rispetto al materialismo ateo e a un certo manierismo pittorico che hanno imperversato in Italia nell'ultimo trentennio la sua arte è apparsa subito un caso a sé, per il suo interesse a dare forma ad un "gesto eroico" che sa essere autore e testimone di un momento storico di grande accelerazione, evolvendo progressivamente l'ampio aspetto stilistico dei soggetti indagati, nei tratti essenziali e simbolici. Vespasiani è uno dei giovani pionieri dell'arte italiana che sta portando la pittura a livelli inaspettati, oltre i limiti tradizionali del quadro e ben lontano dalle provocazioni estetiche: confrontandosi con la fotografia, la performance, le istallazioni e di recente con la letteratura, ha saputo imprimere all'azione pittorica dei significati che nel flusso creativo, fanno diventare il suo percorso ardito e le persone che lo animano figure leggendarie.
L'interesse che sta suscitando il lavoro di Mario Vespasiani sta anche nel fatto che lui e la sua opera coincidono perfettamente e questo fa si che ad emergere non sia il ruolo da artistar, bensì la continua relazione con la potenza creatrice, la stessa che - dichiara - lo attrae costantemente verso il mistero e lo fa sentire in cerca di vibrazioni primordiali, in stretto contatto con una fonte che ha una chiara matrice spirituale


Biografia

Diplomato all'Istituto d'Arte di Fermo dove si distingue fin dal primo anno tra i migliori allievi, non ancora ventenne presenta la sua prima mostra personale, che avvia il suo percorso espositivo su tutto il territorio nazionale. Nel 2008 a dieci anni dalla prima personale realizza la mostra che avvia il progetto denominato "La quarta dimensione" attraverso il quale propone un dialogo con alcuni grandi maestri dell'arte italiana a lui particolarmente vicini in un determinato momento della ricerca. Il primo avvenne nel 2008 con Mario Schifano mettendo in risalto il colore e il gesto pittorico che contraddistingue il procedere istintivo dei due autori, per l'approccio grintoso, per la carica vitale e mai prevedibile della pittura. Nel 2010 presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Ascoli Piceno le sue opere si affiancarono all'astrattismo lirico di Osvaldo Licini, in questo momento le tele di Vespasiani sempre meno figurative forniscono una panoramica del tratto pittorico che raggiunge soluzioni stilistiche più evanescenti ed essenziali.
Sulla linea colorista, che scende lungo l'Adriatico, nel 2012 presenta il dialogo in tre sedi con i capolavori di Lorenzo Lotto, il quale oltre ad essere uno dei più autorevoli interpreti è anche colui che ha saputo rivoluzionare i codici del ritratto e la mostra ha focalizzato l'attenzione sull'interpretazione psicologica e formale del volto, dalle espressioni comuni alle tensioni umane più profonde. Nel 2015 il gallerista Pio Monti presenta la mostra La quarta dimensione nella fotografia di Mario Giacomelli e Mario Vespasiani dove per la prima volta le sue immagini fotografiche si specchiano nei riflessi comuni e nello sguardo appassionato di Giacomelli, uno dei fotografi più incisivi del '900. Con la mostra Gemine Muse espone giovanissimo ai Musei Capitolini di Roma, a 27 anni vince il primo Premio Pagine Bianche d'Autore, nel 2011 viene invitato al Padiglione Italia della 45a Biennale di Venezia, figura nel libro Fragili eroi di Roberto Gramiccia dedicato ai più interessanti artisti italiani dal futurismo ad oggi e sul Dizionario dell'Arte Italiana edito da Giancarlo Politi.
Tra i primissimi artisti italiani ad espandere l'impronta pittorica dai nuovi materiali alle tecnologie, viene inviato nel 2012 dall'Accademia di Belle Arti di Macerata a tenere una conferenza dal titolo: L'essenza e il dono. Arte, relazione e condivisione, dalla tela all'iPad e nello stesso anno con le opere realizzate mediante l'iPad ed applicate su alluminio partecipa al Premio Termoli. Per tutto il 2014 si è dedicato al progetto Mara as Muse sottolineando, in piena controtendenza, il ruolo di una Musa quale figura ispiratrice dell'atto creativo e delle sue molteplici forme espressive. Nel 2015 realizza delle opere in pura seta intitolate Storie di viaggiatori, territori e bandiere che espone come fossero vessilli di un'arte che torna ed essere simbolo e immagine di un'identità ben precisa e che va oltre le classiche modalità espositive per mostrarsi in una performance nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno, in un happening con le opere disposte al vento sulla cima della Torre dei Gualtieri di San Benedetto del Tronto e al 48° Premio Vasto. Nel mese di maggio esce Planet Aurum il suo primo libro interamente dedicato agli scritti e nello stesso anno la città di Fermo lo invita a dipingere il Palio dell'Assunta dedicandogli contemporaneamente una personale. La città di Santa Vittoria in Matenano gli riserva una grande mostra che raccoglie per la prima volta le opere dagli esordi ad oggi ed una importante pubblicazione generale.


Note

Dal 1998 sono oltre trenta le mostre personali documentate da 37 volumi prodotti in serie limitata, arricchiti da testi critici, interviste e da testimonianze trasversali. Contemporaneamente alla pittura, ha frequentato un workshop di fotografia con Ferdinando Scianna e di cinema con Lech Majewski. Del suo lavoro se ne sono occupati oltre agli storici e ai critici d'arte, anche filosofi, scrittori, antropologi e teologi. Risiede a Ripatransone nelle Marche dove ha lo studio principale, alternandosi periodicamente nei luoghi che meglio si prestano a sviluppare i suoi progetti.



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